Confraternita Santissimo Sacramento - Serra de' Conti (AN)

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Opera di Giovanni Antonio
da Pesaro

 

Il 23 febbraio 1441 Giliolo e Giovanni Antonio da Pesaro erano ad Ancona, dove Francesca, vedova del notaio Giacomo di Pellegrino, li incaricò di decorare con affreschi, oggi perduti, la cappella di S.Andrea nella chiesa di S.Francesco alle Scale; a G. venne anche richiesto di eseguire una tavola di sua mano (Berardi).
In questo periodo, infatti G. cominciò a realizzare opere autonome e, grazie alle più ricche sollecitazioni offerte dall'ambiente anconetano, si andò allontanando dal naturalismo paterno per maturare un linguaggio pittorico levigato e aggraziato, spesso ricorrendo a un uso marcato del chiaroscuro.
Questa tendenza è già ravvisabile nello stendardo eseguito per la chiesa della Confraternita del Sacramento di Serra de'Conti, raffigurante su un lato la Madonna in trono col Bambino tra confratelli oranti e, sul lato opposto, la Crocifissione (Urbino, Galleria nazionale delle Marche), dove pure compare l'influsso della pittura di Bartolomeo di Tommaso, dalle profonde suggestioni senesi (Zeri, 1948).
A quest'opera è affine la cuspide di trittico con la Crocifissione sovrastata da un Padre Eterno benedicente nel Musée du Petit Palais di Avignone (Laclotte - Mognetti, 1976: da comunicazione orale di R. Longhi).

 
 
 
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